Palazzo Comunale

Il Giuramento di Pontida
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Tra le sale del piano nobile si distingue la Sala Consiliare, affacciata sulla Piazza Garibaldi. Sulla parete di fondo della sala è collocata la grande tela con il Giuramento di Pontida del Diotti. L’azione del Giuramento è inscenata in un ambiente gotico con pareti lapidee e ornati scultorei, dominato dalla statua del Pontefice Alessandro III, autore di una bolla pontificia con cui autorizzava l’abate dell’abbazia benedettina di Pontida a convocare nel 1167 i rappresentanti dei Comuni lombardi avversi all’imperatore Federico Barbarossa. Il giuramento di Pontida, considerato da alcuni un falso storico creato nell’Ottocento per sostenere

le sempre più forti istanze indipendentiste


  


dell’Italia, fu un tema caro al Diotti che l’aveva già affrontato - in scala ridotta - nel 1837. Risulta dalle fonti che Diotti cominciò il cartone di questo dipinto nel 1842, ma la realizzazione dell’opera si protrasse per alcuni anni e non giunse a conclusione. Il dipinto rimase infatti incompiuto nella casa-atelier di Casalmaggiore nel 1846, alla morte dell’artista. Divenuto di proprietà del pittore locale Alessandro Mina, fu da questi lasciato in eredità al Comune nel 1926. Pregevole è anche l’intero insieme della Sala Consiliare: ai lati, uno di fronte all’altro, si trovano due studi di Luigi Quarenghi, il più noto e rappresentativo allievo locale di Giuseppe Diotti, che riproducono la Mansuetudine e la



Giustizia, soggetti allegorici ricavati da Raffaello ed eseguiti durante il soggiorno romano, a conclusione del periodo della sua formazione artistica; sulla parete di fondo, di fronte al Giuramento, vi sono due dipinti di soggetto sacro di Giustina Ghislina, figlia del più noto Marc’Antonio, importante pittore locale del Settecento.

Sarà infine curioso ritrovare il pittore Giuseppe Diotti raffigurato in uno dei medaglioni che decorano le sei porte d’ingresso con i ritratti dei casalesi illustri: oltre al Diotti vi sono Giovanni Baldesio, Azzo Porzio, Alberto Porcelli, Francesco Fontana e Giovanni Romani. 



Il Palazzo Comunale fu progettato in stile neo-gotico dall’archittetto Giacomo Misuraca e fu realizzato fra il 1891 e il 1895 in sostituzione di un precedente edificio settecentesco. Con la sua mole monumentale domina scenograficamente la grande Piazza Garibaldi, fulcro della vita civile e sociale della città. Prima di accedere alla Sala Consiliare, si possono osservare, lungo l’imponente scalone, un ritratto di Giovanni Baldesio, eroe cremonese che una leggenda vorrebbe di origini casalasche, e - nell’atrio del piano nobile - una collezione di armi e armature allestita secondo il gusto delle armerie ottocentesche.    

Palazzo Comunale
Piazza Garibaldi 26, Casalmaggiore (CR)
La Sala Consiliare, collocata al primo piano del Palazzo, è visitabile negli orari di apertura degli uffici comunali. Nel periodo della mostra, accessibile nei giorni festivi al termine della visita guidata delle ore 16:00.
Telefono: 0375 284411