Cattedrale di Santa Maria Assunta

Affreschi del presbiterio
Mobirise Web Page Generator

Ai lati del presbiterio, al di sopra di un coro ligneo intarsiato del Platina (1484), Diotti eseguì un ciclo di affreschi sulle pareti di tamponamento dell’intercolumnio fra gli arconi che si aprivano sulle cappelle laterali o verso la navata. Con questo intervento – condotto da Diotti nei periodi di congedo annuale dall’insegnamento a Bergamo - si concluse la plurisecolare serie di affreschi, a tema cristologico e mariano, della Cattedrale. L’Apparizione degli angeli agli apostoli dopo l’ascensione (noto anche come Ascensione di Gesù) fu il primo in ordine d’esecuzione, dipinto nel 1830. Il pittore non rappresenta Cristo, bensì gli angeli, investiti di una luce bianchissima, che si rivolgono agli apostoli, uno dei quali – Giovanni - nasconde il volto tra le mani, smarrito dalla sublimità dell’evento.

La perdita delle finiture a secco, avvenuta 

nel tempo per abrasione o distacco, evidenzia con qualche fastidio, anche dopo gli alleggerimenti del più recente restauro, la suddivisione della stesura in “giornate” dell’intonaco. L’Incredulità di S.Tommaso fu portata a termine in 64 giorni nell’autunno del 1832. Perno strutturale e psicologico di questo secondo affresco, al convergere delle attenzioni degli apostoli, è la figura di Gesù Cristo, la quale rimanda esplicitamente al medesimo Raffaello sotteso all’intero ciclo, ma sotterraneamente, anche a inflessioni compositive e tipologiche appena più arcaiche e più lombarde, che fanno pensare al Bramantino. E non si può escludere la suggestione di Vincenzo Campi, se si guarda alla pala dal medesimo titolo conservata nella Pinacoteca “Ala Ponzone”.  

La Benedizione dei fanciulli (altrimenti 

indicata come Gesù tra i fanciulli o Sinite parvulos) risale al 1833. Il tema della tenerezza per l’infanzia, caratteristico dell’ambiente cremonese negli anni di Ferrante Aporti, si esprime nella naturalezza dell’atteggiamento, colto dal vero, del bimbo in braccio a Gesù. La Consegna delle chiavi a Pietro (o Tibi dabo) concluse il ciclo. La data di esecuzione accompagna la sottoscrizione in capitale latina, alla base della fascia di riquadro: “Giuseppe Diotti 1834”.

In Cattedrale si conservano i bozzetti a olio delle quattro scene, mentre i cartoni sono posseduti dall’Accademia Carrara di Bergamo. Quello della Consegna delle chiavi è in deposito dal 2013 presso il Museo Diotti di Casalmaggiore, mentre gli altri sono in attesa di restauro. 


La Cattedrale di Cremona è uno dei maggiori esempi di architettura romanica lombarda, con splendida facciata in marmo. Un portico rinascimentale collega la facciata al Torrazzo, altissima torre campanaria duecentesca.

All’interno, fra l’altro, un notevole ciclo di affreschi cinquecenteschi opera dei maggiori artisti lombardo-veneti dell’epoca, quali Boccaccio Boccaccino, Gerolamo Romanino e il Pordenone. A fianco della Cattedrale, il Battistero, il Palazzo Comunale e la Loggia dei Militi completano l’assetto di una delle più belle piazze medievali d’Italia. 

Cattedrale di Santa Maria Assunta
Piazza del Comune 5, Cremona
Apertura: feriali 8:00-12:00 e 15:30-19:00; festivi 7:30-12:30 e 15:30-19:00
Telefono: 0372 406391
Apertura straordinaria della zona del presbiterio come da calendario eventi.