Giuseppe Chiari (1926-2007) è stato un artista concettuale, protagonista della scena culturale italiana e internazionale nella seconda metà del Novecento. I suoi interessi ed ambiti d’azione furono molteplici e non riconducibili ad una singola disciplina: tutta la sua attività fu piuttosto una ricerca volta a superare i sistemi codificati e i linguaggi specifici.
Lo stretto legame fra arte e musica che pervade la produzione del Maestro Chiari spiega il coinvolgimento dell’Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival nell’organizzazione di questa mostra. Il Festival ospita infatti da alcuni anni una sezione dedicata alla musica contemporanea coordinata da Megumi Masaki. Il programma CIME (Contemporary International Musical Exchange) del Festival prevede una serie di concerti dedicati a nuove composizioni, anche multimediali, realizzate con la collaborazione degli stessi compositori presenti al Festival; l’ultimo di questi sarà un concerto con musiche di artisti legati a Fluxus.
L’adesione a Fluxus è fondamentale per comprendere e contestualizzare l’arte di Chiari: egli aderì nel 1962 e fu uno dei massimi esponenti italiani di questo movimento della Neo-Avanguardia internazionale per cui l’arte non era concepita come un fatto soggettivo, ma come un “network creativo”, un flusso energetico dialogante, creatore di continue relazioni e scambi, anche con i fruitori. La Musica d’Azione di Chiari era basata su un metodo d’esecuzione che affiancava agli strumenti tradizionali elementi sonori casuali quali l’acqua, sassi o foglie secche. Libertà espressiva, causalità ed improvvisazione erano una costante delle sue performances, in cui assumevano un ruolo determinante il gesto, il linguaggio, l’immagine. I risultati produssero un impatto alquanto trasgressivo, incurante delle contaminazioni fra materiali e tecniche.
Riprendendo il modello delle Avanguardie, gli artisti Fluxus puntano a superare ogni forma di mediazione culturale, utilizzando mezzi e materiali economici e di facile diffusione che consentono loro di aggredire il sistema dell’arte, della comunicazione, delle istituzioni (uno dei canali attraverso cui Fluxus si espresse fu ad esempio la mail-art).
Altrettanto significativa fu, nel 1964, l’adesione al Gruppo 70 che riuniva pittori, poeti e musicisti interessati a sperimentare l’interdisciplinarità tra le arti e a comprendere i fenomeni della comunicazione di massa. Ne nacquero una serie di esperimenti tra parola e immagine, tra scrittura e pittura (poesia concreta e poesia visiva) che trovarono nel collage la tecnica più congeniale e che traevano i loro elementi dalla pubblicità, dai quotidiani, dai rotocalchi.
Mostra curata da
Anna Vergine e Gabriele Fallini
In collaborazione con
Archivio Giuseppe e Victoria Chiari, Firenze; Galleria Armanda Gori Arte, Prato e Pietrasanta; Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival
Evento collaterale
24 luglio 2015
FLUXUS Concert
Concerto del Casalmaggiore International Music Festival – CIME
Via Aldo Formis, 17 - 26041 Casalmaggiore (CR)