Ogni nuova mostra di Brunivo Buttarelli è sempre un evento e insieme una sorpresa, anche quando presenta, in contesti diversi, opere già note. Lo è a maggiore ragione in questa occasione in cui l’artista propone tredici sculture inedite intese a comporre una serie, ovvero un ciclo tematico preciso, pur nella compiuta autonomia formale di ciascun pezzo.
L’idea che sorregge l’impresa, ispirata a uno dei maggiori poemi del Cinquecento, è scaturita dall’incontro, in occasione della Biennale di scultura di Soncino, con Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale, e poi in particolare con Tania di Malta, poetessa, e subito dopo Giuseppe Langella, professore di Letteratura Italiana moderna e contemporanea all’Università Cattolica di Milano.
L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto è quindi divenuto il tessuto narrativo che pone in dialogo il lavoro artistico di Brunivo Buttarelli e l’opera poetica degli autori che si riconoscono nel Manifesto del Realismo Terminale (2014). A questi Brunivo Buttarelli, avvertendo l'affinità tematica con la propria ricerca artistica, ha chiesto un componimento da cui potesse scaturire un commento o una semplice suggestione legata ad ogni singola opera, “creando – per citare le parole dell’artista – un abbraccio artistico poetico».
Nel suo insieme l’installazione – come avverte Langella - «andrà letta come un grido d’allarme davanti alla dissennata follia degli uomini, accecati da un insulso delirio di onnipotenza [...] donde la proliferazione di ordigni sempre più sofisticati e devastanti, [...] la frenesia compulsiva dei consumi, gli attentati irreparabili all’ambiente», temi questi - di denuncia del destino ultimo dell’uomo, in costanza di un’imminente catastrofe, - che sono parte della ideologia del movimento milanese.
Ma, andando oltre la retorica della denuncia, qui sono la poesia e l’arte, la potenza e la bellezza delle forme a parlare. In questo tempo perennemente “armigero”, oltre al monito intorno ai “senni ed oggetti perduti” sulla Luna, colpisce l’assalto al cielo portato da Buttarelli-novello Astolfo, con la conseguente incursione e inclusione del blu nelle sue opere, un colore che già aveva fatto capolino nell’eruzione vulcanica trasposta in una fascinosa scultura-scenografia del 2013, Napoli-Buenos Aires. Andata e ritorno, ora esposta nella sezione permanente del Museo Diotti.
La lontana esperienza di paletnologo con cui Brunivo ha imparato a leggere preistoria e storia umana negli scarti e nei rifiuti, ancor prima che nelle forme più alte delle civiltà, lo spinge ora a sondare nei depositi di naufragi satellitari e nelle pattumiere celesti incuneate nei crateri di lune metalliche, traendone i bagliori di relitti tecnologici pronti a ricomporsi, secondo la sua maestria fabbrile e volontà d’arte, nelle figure di Ippogrifo e della Discordia o nelle armature ortopediche di Rodomonte e Ruggero.
Nella mostra e nel catalogo le opere di Brunivo Buttarelli sono affiancate dai componimenti poetici di:
Guido Oldani, Giuseppe Langella, Tania Di Malta, Emanuela Gelmini, Francesco Sainato, Izabella Teresa Kostka, Annachiara Marangoni, Beppe Mariano, Alessandra Vinotto, Pino Canta, Angelo Francesco Puma, Marco Bruni, Stefano Giorgio Ricci e Stefano Torre
Grafica
Marco Goi
Colonna sonora
LUA di São Miguel & Sine Tiler
Catalogo
Disponibile presso il bookshop al costo di € 10
Inaugurazione
sabato 29 ottobre, ore 17
Evento collaterale
Astolfo dalla Luna - performance a cura di Stefano Donzelli
sabato 6 gennaio 2023, dalle 14:30 alle 19:30
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Via Aldo Formis, 17 - 26041 Casalmaggiore (CR)