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Autoritratto di Antonio Canova

1812

Antonio Canova  (Possagno, 1757 - Venezia, 1822)

I calchi in gesso di sculture antiche e contemporanee erano entrati nell’Ottocento come materiali di pregio nelle dimore signorili di Casalmaggiore. Dalla casa dei nobili Molossi proviene questo celebre Autoritratto colossale di Antonio Canova, derivato dall’originale in marmo che è oggi collocato nel Tempio di Possagno, a fianco della tomba del maestro.

Fu eseguito da Canova a Roma nel 1812 e lui stesso ne realizzò numerosi calchi a scopo autopromozionale per donarli agli amici estimatori della sua arte e promotori del neoclassicismo. Fra questi ultimi c’era Giuseppe Bossi, figura di riferimento nella formazione romana del Diotti, che alla produzione di Canova dovette sicuramente ispirarsi, con particolare riguardo ai bassorilievi.

Per questo motivo l’Autoritratto è stato collocato a buon diritto nella sala del Museo dedicata alla formazione del pittore, accanto ai saggi accademici e ad una serie di calchi e stampe con cui si è cercato di dar conto dei modelli figurativi su cui Diotti maturò il proprio stile.

Il legame con Canova è ancora più stretto se si considera quanto la sua scelta di lasciare memoria di sé nella nativa Possagno abbia potuto influire sulla decisione di Diotti di tornare a Casalmaggiore, concependo la nuova casa come destino finale del suo lavoro e della sua memoria.

Fondo Scuola di disegno "Bottoli"