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Il pittore e la modella

1958

Gianfranco Manara  (Casalmaggiore, 1924 - Milano, 1993)

Gli autoritratti di Manara sono tutti nello studio, il luogo in cui – per un pittore - lavoro e vita si incontrano.

Manara era un personaggio un po’ schivo, dissonante rispetto ai suoi tempi e all’ambiente in cui si era trasferito nel dopoguerra: la Milano degli anni ’50 e ’60, anni di boom economico ed edilizio, nonché di sperimentazioni artistiche. Lontano dalle scelte astratte della maggior parte degli artisti suoi contemporanei, Manara non trovò un punto d’incontro neppure con gli artisti del Realismo esistenziale che in quegli anni a Milano non esitavano ad urlare la loro disapprovazione per le ingiustizie sociali e il degrado delle periferie con opere impegnate e di denuncia.

Il clamore e la provocazione sono lontani dalla sua indole e Manara preferisce dar voce nei suoi dipinti al mondo domestico degli ambienti e dei personaggi a lui più vicini, come La madre o Il falegname.

Dono di Maria Giovanna Brovetto Rondo Manara, 2007