it

Interno di molino

1934

Aldo Mario Aroldi  (Casalmaggiore, 1899 - Milano, 1963)

Nato a Casalmaggiore nel 1899 e inizialmente avviato all’attività professionale come scultore, è nella xilografia che Aldo Mario Aroldi ottiene, dagli inizi degli anni ’30, un crescente successo, soprattutto attraverso la realizzazione di ex-libris.

Fra i suoi temi più cari vi è quello dei mulini natanti, a cui Aroldi dedica una serie di tavole xilografiche fra il 1933 e il 1936, raffigurandoli sia per intero sia in originali dettagli e scorci di interni sviluppati con taglio originale e non puramente descrittivo.

Queste xilografie sono caratterizzate dal contrasto elementare di bianco e nero e da segni forti, ottenuti con vigorosi colpi di sgorbia impressi con mano sicura sulla matrice di legno da cui si sarebbe ricavata la stampa.

In seguito lo stile dell’artista si sarebbe trasformato, cedendo il passo all’incisione del legno per mezzo di sottili bulini che consentivano di ottenere tratteggi più minuti e gradazioni di chiaroscuro (come nella Maternità esposta alla Biennale di Venezia nel 1936) che sostituiscono l’iniziale essenzialità del contrasto fra masse bianche e nere.

Oltre che con i mulini natanti, il tema del fiume torna in Aldo Mario Aroldi anche con barche e pescatori, immagini che - come le rappresentazione di interni d’osteria e di contadini oppressi dalla fatica e dalla miseria – sono in linea col peculiare profilo regionalista della xilografia italiana, volta soprattutto a documentare gli aspetti locali più tipici del paese, sia nelle architetture che nei mestieri, compresi quelli in via d’estinzione.

Dono della famiglia Aroldi, 2010