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Studi di panneggio

1836 - 1840

Giuseppe Diotti  (Casalmaggiore, 1779 - 1846)

Estremamente curati sono gli studi di panneggio, di figura e di nudo che rappresentano, nella preparazione dell’opera, lo stadio immediatamente precedente il cartone.

Il Museo Diotti ne conserva una serie relativi a dipinti a olio o ad affresco realizzati nella fase tarda dell’attività del Diotti, negli anni al 1836 al 1840. Essi sono entrati a far parte negli anni ’30 del Novecento delle collezioni della Scuola di disegno “Bottoli”, provenienti da Casa Diotti dopo la morte dell’artista e vari passaggi di proprietà.

Fondamentali per lo “studio delle pieghe”, questi disegni mostrano ancora, a distanza di decenni, l’influenza dei precetti del Trattato della pittura di Leonardo studiato in gioventù. All’interno del suo Trattato Leonardo dedicava infatti un intero capitolo di studio sui panneggiamenti: indagandoli, si possono carpire i segreti del chiaroscuro e il gioco dei riflessi e delle ombre, si può comprendere come celare-rivelando le forme del corpo umano per accentuare i moti delle figure. Il disegno delle pieghe, soprattutto sui manichini, restò una delle materie basilari fino alla metà dell’Ottocento nelle moderne Accademie di Belle Arti.

La serie dei disegni su carta azzurra conservati presso il Museo, alcuni dai quali bifacciali, sono preparatori per il panneggio che riveste la Madonna nell’affresco dell’Adorazione dei Magi (Chiesa Parrocchiale di Rudiano, Bs), per i mantelli di Isacco, Giacobbe e Rebecca, le tre figure del grande dipinto raffigurante la Benedizione di Giacobbe (Chiesa Parrocchiale di Alzano Lombardo, Bg) e del San Pietro penitente (dipinto per la Chiesa Parrocchiale di Iseo, Bs), per l’uomo reggitorcia del Bacio di Giuda, grande tela eseguita nel 1840 su commissione dell’Imperatore Ferdinando I nell’ambito di una campagna di acquisti d’arte in Lombardia per la Regia Galleria di Vienna (il dipinto è ancora conservato al Kunsthistorisches Museum di quella città).

Fondo Scuola di disegno "Bottoli"