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Testa di Cristo

1960 ca.

Palmiro Vezzoni  (Rivarolo del Re, 1908 - 1997)

Palmiro Vezzoni, uno specialista nel campo dell’arte sacra e nella decorazione di molte chiese della Diocesi di Cremona, aveva l’abitudine di far sostare i visitatori del suo atelier a Rivarolo del Re davanti a questa Testa di Cristo, presentata come un prodigio naturale, ovvero un’immagine generatasi miracolosamente da una macchia di muffa su una tavola lignea.

La forma prodigiosa rimanda in realtà ad un precetto codificato da Leonardo nel suo Trattato di pittura e ripreso a sua volta dall’artificio, già noto agli antichi, di “interpretare” forme-informi atte a liberare un processo immaginativo. Quali forme incredibili ci è capitato di scorgere a volte fra le nuvole o in una macchia? …"Non ti sia grave il fermarti alcuna volta a vedere nelle macchie de’ muri, o nella cenere del foco, o nuvoli, o fanghi, o altri simili lochi, li quali, se ben fieno da te considerati, tu vi troverai dentro invenzioni mirabilissime, che lo ingegno del pittore si desta a nove invenzioni sì di componimenti di battaglie, d’animali e d’omini, come di vari componimenti di paesi e di cose mostruose, come di diavoli e simili cose, perché fieno causa di farti onore; perché nelle cose confuse l’ingegno si desta a nove invenzioni"…

Dono di Maria e Luisa Vezzoni, 2007