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Ritratto del garibaldino Giovanni Vaghi

Seconda metà XIX sec.

Anselmo Gorni  (Casalmaggiore, 1828 - Viadana, post 1904)

La grande popolarità a Casalmaggiore dell’eroe dei due mondi e il coinvolgimento di molti casalaschi nelle imprese garibaldine sono la premessa per inquadrare la presenza di questo ritratto dedicato ad un eroe locale, Giovanni Vaghi, sottotenente aiutante del generale Simonetta (Esercito meridionale), reduce dalla campagna del 1859, caduto nella battaglia del Volturno il 1° ottobre 1860.

Si tratta evidentemente di un ritratto post mortem, dove l’idealizzazione della figura e lo stile pittorico sono perfettamente conformi a quella “estetica oleografica” che, attraverso la tecnica a stampa cromolitografica, ha avuto una parte considerevole nel veicolare l’immagine di Garibaldi e delle sue imprese.

Il dipinto, benché non firmato, si può ragionevolmente attribuire al pittore Anselmo Gorni, di cui il Museo Diotti possiede un Autoritratto, artista che, nella prima metà degli anni Sessanta, godeva localmente di una certa fama. Appartenente a una famiglia di garibaldini, Gorni era entrato nell’orbita del Circolo Patriottico Garibaldi, grazie al quale ebbe l’incarico annuale, tra 1861 e 1862, dell’insegnamento nella Scuola Festiva di Disegno.

Partecipò alla grande Esposizione industriale di Cremona del 1863 con un Ritratto di Garibaldi (forse desunto dal vero in occasione della visita del Generale a Casalmaggiore nel 1862), opera riproposta anche all’Esposizione Agraria-Artistica-Industriale di Casalmaggiore del 1865.