
La più antica istituzione culturale cittadina, le cui origini risalgono alla scuola d'ornato settecentesca del pittore Francesco Chiozzi, ha sede dagli anni Trenta del Novecento nel Palazzo Martinelli, pregevole esempio di architettura del primo Cinquecento, appartenente alla nobile famiglia Mattei. Sezione separata del Museo Diotti, la Scuola di disegno viene aperto al pubblico solo in occasioni particolari.
Il Palazzo è stato oggetto di restauro negli anni 2012-2014: fra gli interventi più significativi si segnala il recupero dell’apparato decorativo del cortile interno, caratterizzato da una loggia tamponata nel corso dei secoli successivi. Al suo interno conserva collezioni che documentano la storia della didattica artistica a Casalmaggiore, la nascita della prima idea di un museo cittadino e la produzione delle antiche industrie artistiche locali.
Al piano terra è stata ricostruita l’aula con i banchi ottocenteschi su cui si esercitavano nel disegno gli apprendisti che frequentavano i corsi serali e festivi, particolarmente fiorenti nei decenni che vanno dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento e caratterizzati dalla presenza di docenti che orientarono in modo significativo l’insegnamento: Giuseppe Bottoli, Tommaso Aroldi, Arnoldo Bonorandi.
La Scuola d’arti e mestieri formava gli apprendisti decoratori, fabbri, falegnami e tutte quelle categorie che potevano trarre qualificazione professionale dall’esercizio del disegno, eseguito copiando i modelli presenti nella gipsoteca o le tavole che proponevano i temi decorativi più in voga.
Fra i gessi più antichi, alcuni pezzi anatomici provengono sicuramente dalle raccolte artistiche di Giuseppe Diotti.
Il restauro del Palazzo ha consentito di riordinare alcuni nuclei delle collezioni che documentano la produzione delle industrie artistiche locali.
Troviamo uno spazio dedicato all’arte tipografica con un antico torchio, raccolte di caratteri xilografici e in piombo, attrezzi per la stampa e la legatoria, arti che a Casalmaggiore hanno avuto un’antica tradizione, così come la produzione del vetro, della ceramica e della bigiotteria.
Un altro spazio è dedicato all’industria del laterizio, fiorente nel territorio fino a pochi anni fa, in cui manufatti e attrezzi antichi sono affiancati a testimonianze della produzione più recente.
Particolarmente innovativa fu la fornace Longari Ponzone, impiantata subito dopo il brevetto dei forni Hoffmann che determinarono la trasformazione della produzione del laterizio su scala industriale.
Uno spazio a sé è rappresentato dal Gabinetto di Fisica e Scienze Naturali in cui sono stati riordinati gli strumenti scientifici provenienti dalle antiche istituzioni scolastiche cittadine di livello più elevato: anche in questo caso si tratta di documentare aspetti della didattica attraverso strumenti che, decaduti dalla loro funzione, assumono ora una valenza storica e museale.
La tradizione didattica della Scuola d’arti e mestieri è stata ripresa fra la fine del secolo scorso e l’inizio di quello attuale da corsi che - pur non avendo più un carattere professionalizzante - hanno cercato di tenere viva la pratica di lavorazioni di artigianato artistico quali l’intaglio del legno, la lavorazione delle vetrate, la decorazione murale e il restauro dei mobili.
La storia e il patrimonio dell'istituzione sono stati oggetto di studio da parte di Valter Rosa nel volume La Scuola di disegno "Giuseppe Bottoli", 1996 (copie disponibili in omaggio presso il bookshop del Museo fino ad esaurimento). Approfondimenti sulle varie sezioni delle raccolte si trovano inoltre nei volumi: L'età progettuale. Scienza, arte e industria a Casalmaggiore (1820-1911), a cura di Valter Rosa, ed. Biblioteca A.E.Mortara, 2006 (vedi i saggi di Valter Rosa Il gabinetto di fisica con schede di Ruggero Poli e La fabbrica di terraglie Zanibelli) e Dallo sguardo curioso alle competenze. La scuola e musei di Casalmaggiore per educare alla scienza e alla tecnologia, a cura di Roberta Ronda, ed. Biblioteca A.E.Mortara, 2010 (vedi i saggi I gessi della Scuola di disegno "G.Bottoli" di Valter Rosa, Oro rosso di Roberta Ronda e I maestri vetrai di Altare a Casalmaggiore di Maria Brondi Badano).
Via Aldo Formis, 17 - 26041 Casalmaggiore (CR)